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In viaggio tra usanze e rituali curiosi dell’Africa

L’Africa è un continente a noi vicino geograficamente, ma del quale sappiamo piuttosto poco. Il continente nero riserva sempre sorprese interessanti con i suoi tanti popoli e tradizioni spesso davvero particolari, specialmente se viste dagli occhi degli europei.

L’Africa ha influenzato molto la cultura dell’Europa e del resto nel mondo e l’ha fatto per secoli, basti pensare ad esempio a come le maschere e altri manufatti tipici dell’artigianato di vari paesi africani, hanno impattato sull’arte contemporanea del vecchio continente, ispirando ad esempio artisti del calibro di Picasso.

Ci sono però ancora oggi popoli e tradizioni africane poco note ai più e in alcuni casi davvero curiose e insolite, eccone alcune.

Il ballo dell’amore dei Woodabe

Molti popoli hanno rituali per effettuare legamenti d’amore o altre magie atte a trovare o riavvicinare la persona amata. In Africa spesso quando si vuol far succedere qualcosa si balla, vale anche per la ricerca dell’amore.

I Wodaabe sono nomadi dell’Africa centrale che hanno un particolare rituale di corteggiamento. Una volta all’anno si dedicano al Yaake, un particolare evento durante il quale gli uomini ballano sfoggiando ornamenti preziosi e pitture corporee molto vistose, tutto per attrarre l’attenzione del pubblico, formato in gran parte da giovani donne in cerca di marito.

Particolari canti e il ritmo incalzante prodotto da mani e piedi che battono ritmicamente fanno da sfondo all’esibizione, che spesso si produce in un ballo che dura diverse ore e che serve anche a dimostrare la resistenza fisica degli uomini.

I dischi labiali dei Mursi

I Mursi sono una tribù dell’Etiopia piuttosto conosciuta per l’usanza di modificare il proprio aspetto fisico attraverso la foratura del labbro inferiore e la sua dilatazione, che avviene con l’inserimento di dischi di argilla o legno, sempre più grandi con il passare degli anni.

La pratica viene portata avanti anche in occidente da alcuni estimatori delle modificazioni fisiche, ma che in genere non ne capiscono il vero significato tradizionale.

Per i Mursi il disco simboleggia il passaggio dall’infanzia all’età adulta e sarebbe anche un segno di fertilità, non tutti concordano sul loro effettivo significato, ma ci sono fondamentalmente due scuole di pensiero, una vede il disco come un simbolo del livello sociale della persona, un’altra opzione è quella che l’usanza si sia diffusa per scoraggiare il rapimento delle donne e più nello specifico la tratta degli schiavi.

Oggi comunque il disco labiale è una scelta personale e libera, che molte ragazze di questo popolo considerano un simbolo di bellezza e fascino.

I “pelle rossa” africani

Se si parla di pelle rossa, viene in mente il continente americano, ma anche in Africa questa definizione ha un senso.

Gli Himba, popolo della Namibia, hanno la tradizione di far ricoprire la pelle delle donne con uno strato di colore rosso detto otjize, composto da una base di burro, grasso e ocra rossa, applicato con cura ogni singola mattina, il tutto per finalità puramente estetiche.

Il trattamento infatti contribuisce a rendere la bellezza delle donne degli Himba ancora più scultorea e decisamente originale.

I riti di guarigione dei San

Ballare fa bene, ma per i San, popolo del Kalahari, tra Sudafrica, Namibia e Botswana questa affermazione è qualcosa di decisamente letterale. Praticano infatti una particolare danza della guarigione, durante la quale vanno in trance.

La danza che diventa una particolare e coinvolgente esperienza, viene guidata dagli anziani e continua spesso per delle ore. Viene fatta attorno al fuoco, a ritmi sempre più veloci.

I guaritori si muovono fino allo sfinimento, raggiungono uno stato di trance durante il quale, da tradizione, potranno trovare soluzioni a malattie e vari problemi che affliggono membri della tribù o l’intero gruppo, grazie ad un canale di comunicazione diretto con gli spiriti.