Storia ed importanza delle automobili

Quando si parla ai maggiori ed ai più importanti mezzi di trasporto, in genere, alcune persone, come collegamento diretto e naturale, fanno volare il proprio pensiero e la propria immaginazione a quelli pubblici, tra cui quelli su rotaie, come i treni, le linee della metropolitana e le linee del tram. Mezzi, questi, spesso piuttosto comodi: il treno, ad esempio, insieme all’aereo, è forse quello prediletto quando si tratta di coprire lunghissime distanze a livello nazionale, dal momento in cui permette di raggiungere la propria destinazione in maniera, in genere, piuttosto agevole, oltre che in poche ore.
Tuttavia, per quanto di solito vada bene viaggiare sul treno, talvolta può comportare uno stress anche notevole: in alcuni casi, infatti, i treni subiscono dei ritardi notevoli, finendo, qualche volta, addirittura per essere soppressi, lasciando quindi appiedati, e visibilmente arrabbiati, coloro che dovevano prenderli. Inoltre, se i treni più recenti, più moderni e più all’avanguardia, come le varie Frecciarosse di Trenitalia o ancora i mezzi della compagnia Nuovo Trasporto Viaggiatori (più nota ai più con il nome di Italo), sono inaccessibili alla maggior parte delle persone per via dei prezzi dei loro biglietti, considerati quasi sempre eccessivi, i treni meno moderni sono spesso ostracizzati per questioni di igiene, di velocità e di posto.
E allora, com’è quasi naturale che sia, ecco che entra nel discorso l’automobile, da ormai diversi decenni uno fra i mezzi di trasporto prediletti dalla maggior parte delle persone.
E se, tornando a monte del discorso, quando si parla di un mezzo di trasporto come l’automobile, il pensiero di alcuni va subito ad un macchinario utile per potersi recare da un posto all’altro, per altri invece l’autovettura è uno strumento molto più esclusivo, e certamente meno limitato ad una visione così riduttiva.
Ecco, quindi, che subentrano dei veri e propri marchi che hanno reso l’automobile praticamente un oggetto di culto, uscendo dalla cerchia di questo microcosmo per addentrarsi anche in altri ambiti: è il caso, per fare l’esempio più immediato, di Ferrari e di Lamborghini, da sempre protagonisti di una rivalità storica.
Fin dal giorno in cui, per l’esattezza, Enzo Ferrari, padre fondatore della nota azienda automobilistica che porta il suo nome, apostrofò il rivale, Ferruccio Lamborghini, con parole non propriamente ammirevoli, definendolo “adatto a portare un trattore, e non di certo una Ferrari”.
Da quel momento, si sono susseguiti oltre cinquant’anni di polemiche, provocazioni e talvolta anche dispetti, che hanno riguardato non soltanto il settore automobilistico in sé, ma anche altri campi. A tal proposito, è appunto da ricordare che, al sodalizio stretto tra Lamborghini e Asus, nota azienda tecnologica leader nel settore della realizzazione di computer, Ferrari ha risposto stringendo un legame con Acer, anch’essa piuttosto nota per lo sviluppo e la produzione di computer ed apparecchi tecnologici.
Una rivalità praticamente storica, che, analogamente a quella del settore del ciclismo su due ruote, che nel corso dei primissimi anni del Secondo Dopoguerra divise gli italiani tra sostenitori di Bartali e sostenitori di Coppi, oggi, a distanza di tanti decenni, riguarda anche il campo dell’automobile.