Consigli per la dieta di inizio gravidanza

Durante la gravidanze l’assetto ormonale della donna cambia e con esso anche l’apporto energetico necessario per le funzioni basiche per l’organismo che è sottoposto ad un lavoro costante volto alla crescita e allo sviluppo del feto. in passato si riteneva che le donne incinte dovessero mangiare per due: nulla di più sbagliato! Pare invece che mangiare troppo durante la gravidanze e, conseguentemente, aumentare il proprio peso più del dovuto costituisca un importante fattore di rischio per la madre e per il nascituro. Occorre quindi rispettare un regime alimentare appositamente pensato per le nuove esigenze dell’organismo e seguire un’apposita dieta di inizio gravidanza in quanto questo peridio è cruciale per porre le basi per un corretto sviluppo embrionale e per mantenere adeguato lo stato di salute della gestante.

La dieta per il primo trimestre della gravidanza

“Sono incinta…e adesso cosa mangio?” questa è una delle domande che si pone una donna non appena scopre di essere incinta.

L’alimentazione, infatti, è fondamentale per la salute della madre e la crescita del bambino e inoltre, oggi, tutte le donne pensano a come ritornare in forma dopo il parto.

La prima cosa da fare, ovviamente, è rivolgersi ad un medico competente che, oltre a prescrivere tutti i controlli di rito, se necessario, potrà prescrivere il tipo di alimentazione da seguire.

Fatta questa premessa, possiamo dire che per una dieta di inizio gravidanza corretta si possono seguire alcune regole generali: – fare pasti leggeri e frequenti, programmando qualche spuntino; – evitare digiuni, quindi mai saltare i pasti; – mangiare lentamente per non gonfiarsi; – ridurre gli zuccheri.

In questa prima fase non è necessario aumentare le quantità piuttosto, nella dieta di inizio gravidanza, è consigliabile aumentare gli alimenti ricchi di nutrienti: – verdure, ricche di antiossidanti, vitamine ed acido folico, alleato delle donne in gravidanza; – frutta, riducendo il consumo di quella eccessivamente ricca di zuccheri; – carne e pesce, fonti di proteine e ferro.

E’ necessario tenere sotto controllo il proprio peso per evitare una serie di complicazioni: diabete gestazionale, gestosi, parto pretermine e maggior rischio di mortalità perinatale; inoltre, tenere il peso sotto controllo sarà di aiuto per riprendere il proprio perso forma dopo il parto.

Qualche altra buona regola:

  • restare sempre idratate, soprattutto in estate
  • ridurre la carne rossa
  • consultare sempre il medico prima si assumere integratori, tisane o rimedi erboristici.

La dieta di inizio gravidanza: cosa evitare

Nel prescrivere la dieta di inizio gravidanza i medici tengono conto di un criterio fondamentale: eliminare tutte le sostanze potenzialmente pericolose e pertanto possiamo dire che dall’inizio e durante l’intera gravidanza vanno eliminati i seguenti alimenti e sostanze:

  • alimenti eccessivamente manipolati
  • carne, pesce, uova e latticini che non siano di origine controllata, per evitare sostanze utilizzate negli allevamenti intensivi, come gli ormoni;
  • alimenti ricchi di zucchero (bevande, dolciumi, ecc);
  • pesce e crostacei crudi, per il rischio salmonella;
  • grossi pesci (tonno, pesce spada) per il rischio di contaminazione da mercurio;
  • cibi poco cotti (in particolare uova e carne);
  • cibi confezionati e tutti i cibi che subiscono complessi processi di trasformazione;
  • l’alcool, che può causare malformazioni fetali.

Inoltre, le donne che non risultano immuni alla toxoplasmosi, e comunque sino ai risultati dei test, dovranno adottare una serie di precauzioni e per quanto riguarda gli alimenti:

  • la verdura cruda e la frutta che cresce a contatto con la terra, andranno lavate abbondantemente e possibilmente con bicarbonato o altro disinfettante;
  • la carne dovrà essere sempre ben cotta;
  • i salumi saranno consentiti solo se cotti (come mortadella e prosciutto cotto).

La dieta di inizio gravidanza: esempi

La dieta di inizio gravidanza e quella da seguire durante i successivi mesi, devono essere prescritte da un medico competente perché non esiste una dieta universale, anche se ci sono regole generali come quelle esaminate.

Fatta questa premessa, vediamo qualche esempio per la definizione di un menù settimanale:

  • A COLAZIONE: yogurt, latte, cereali, frutta, spremute, pane integrale e marmellata e, per chi predilige la colazione salata, pane integrale con affettati cotti o formaggi non grassi
  • A PRANZO: pasta integrale con verdure o legumi o sughi leggeri, riso integrale con condimenti leggeri, insalata di riso o farro o orzo e verdure al forno o insalatone
  • A CENA: pollo ai ferri, pesce bianco al forno, scaloppine, carne di vitello, polpette di legumi o di carne, al forno, zuppe di verdura o legumi, con contorno di verdure e pane integrale
  • PER GLI SPUNTINI: yogurt, frutta secca (in piccole quantità), frutta e frullati (senza esagerare con gli zuccheri).

In conclusione, la dieta in gravidanza, come tutte le diete, deve essere ben bilanciata e garantire un giusto apporto di tutti i nutrienti necessari per l’organismo.